Ieri, il Ministro Patuanelli ha presentato in audizione alla Commissione Trasporti della Camera le linee programmatiche in materia di comunicazioni.
Il Ministro ha dedicato un importante passaggio del suo discorso alle politiche per il settore radiotelevisivo che “è senza dubbio tra quelli maggiormente incisi dall’avvento del digitale e delle nuove tecnologie. In questi ultimi mesi abbiamo assistito e stiamo assistendo ad una profonda trasformazione del settore sotto un profilo tecnologico nella fruizione dei contenuti audiovisivi e con un mercato che registra alleanze tra operatori tradizionali e nuovi fornitori di contenuti che anche solo qualche anno fa apparivano impensabili”.
Per quanto riguarda lo sviluppo della radio digitale DAB+, il Ministro Patuanelli aggiunge che “il passaggio dall’analogico al digitale del sistema radiofonico è un ulteriore tassello fondamentale della strategia digitale che come Ministro intendo proseguire e rafforzare.
Dopo anni di attesa la legge di bilancio 2019 ha disposto la pianificazione e assegnazione delle frequenze in VHF per la radiofonia digitale e, solo ove necessario, per il servizio televisivo digitale terrestre. Conseguentemente con Piano definito da AGCOM, con il rilascio della banda 700MHz ed il riassetto del sistema televisivo ci sarà la disponibilità di un numero maggiore di frequenze per la radio digitale.
Il MISE sta inoltre effettuando ad una serie di incontri di coordinamento con gli Stati radio elettricamente confinanti, per ottenere un maggior numero di frequenze coordinate per l’Italia o comunque una migliore distribuzione delle stesse rispetto all’Accordo di Ginevra 06, per consentire la pianificazione sia di una rete tv che reti nazionali e locali in numero adeguato per la radio digitale.
Per supportare la diffusione di apparecchi riceventi con il sintonizzatore digitale, con la legge n. 205/2017 è stato previsto l’obbligo di vendere all’ingrosso dal 1° giugno 2019 e al dettaglio dal 1° gennaio 2020, apparecchi con il sintonizzatore digitale integrato negli apparecchi dotati di sintonizzatore della radio analogica. Detta previsione ha anticipato quanto poi disposto dal nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche, da recepire entro il 21 dicembre 2020, che ha incluso una disposizione analoga per le autovetture di nuova immatricolazione, lasciando la possibilità per gli Stati membri di estendere la prescrizione ad altri apparecchi a condizione di limitare l’impatto sul mercato dei ricevitori di radiodiffusione di valore modesto ed escludendo i prodotti nei quali il ricevitore radio è puramente accessorio.
Nelle more del recepimento del Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche è stata emanata una norma transitoria (la legge n. 55/2019) al fine di armonizzare le due disposizioni normative. Attualmente, a seguito dell’approvazione di uno specifico ordine del giorno, è stata effettuata una consultazione pubblica con gli stakeholders ed è in corso di definizione la categoria di prodotti nei quali il ricevitore radio è puramente accessorio. Si tratta di uno sforzo di chiarezza che intende ulteriormente dare impulso allo sviluppo della radio digitale nel nostro Paese che, come in altri settori, guida la trasformazione digitale del settore a livello europeo.